L’Osservatorio ASAPS interviene sull’Omicidio stradale: i dati 2017 riportano un calo del 6,6% delle piraterie stradali, rispetto al 2016. “Chi sosteneva (in chiave critica) che dopo la Legge n.41/2016 sull’Omicidio stradale, avremmo assistito ad una esplosione degli episodi di pirateria stradale grave, si è sbagliato”, commenta il presidente di ASAPS Giordano Biserni.
Secondo l’Osservatorio ASAPS infatti le piraterie stradali sono state 1.113 nel 2017 rispetto ai 1.192 episodi del 2016 e i feriti sono diminuiti in modo ancor più sensibile con un calo a doppia cifra del 12%.
In Leggero incremento invece è il numero delle vittime con 118 morti nel 2017 rispetto ai 115 del 2016: un incremento del 2,6%.
I “pirati” identificati sono stati 597 pari al 53,6%. La percentuale sale al 64,1% per le piraterie mortali, con 75 pirati omicidi identificati (45 denunciati e 30 arrestati) su 117 eventi fatali. Ancora in calo i “pirati” risultati positivi al test alcolemico o a quello degli stupefacenti, con una percentuale che si è fermata al 12,9%, e al 13,3% per gli episodi mortali.
Si confermano purtroppo sempre le categorie deboli della strada, le prime vittime dei pirati della strada, in particolare i pedoni, coinvolti in 435 eventi, seguiti dai ciclisti. Mentre nella geografia degli episodi rimane ancora al primo posto la Lombardia, con 179 episodi (16%), al secondo la Campania con 120 (10,8%), segue l’Emilia Romagna con 108 (9,7%).
Mese: Giugno 2018
Limiti di velocità: basta un 10% in più per avere +40% di vittime
Limiti di velocità: un tema delicato e sempre molto dibattuto che divide l’opinione pubblica e allerta gli addetti ai lavori. Per dare una risposta a chi si interroga sull’opportunità di un innalzamento dei limiti attuali, interviene l’esito di uno studio effettuato in 10 Paesi dall’ITF International Transport Forum. La risposta è significativa. La ricerca ha confermato infatti come, con un aumento del 10% dei limiti di velocità, si registrino il 40% di incidenti mortali in più. Non solo più vittime, ma anche più incidenti con feriti (+20%) e un incremento di feriti e morti non.
I 10 paesi al centro dell’analisi sono stati Australia, Austria, Danimarca, Francia, Israele, Italia, Norvegia, Stati Uniti, Svezia e Ungheria, ovvero quelli che hanno intrapreso azioni legate alla sicurezza stradale, abbassando i limiti o portando in strada sistemi di controllo automatico della velocità come ad esempio i Tutor. Analizzando i dati, è emerso come, le strade con limiti di velocità più bassi, fossero anche le più sicure, con meno incidenti e meno vittime, confermando come, l’aumento dei limiti di velocità non porti assolutamente a una riduzione di incidenti e di vittime.
Un’esperienza che anche noi di Safety21 che operiamo per l’innalzamento degli standard della sicurezza stradale anche attraverso l’installazione di apparecchiature di controllo della velocità, possiamo confermare: dove siamo intervenuti la velocità media è diminuita e di conseguenza anche la numerosità e la gravità degli incidenti, con un conseguente incremento del senso di sicurezza di strade urbane ed extraurba
Obiettivi europei: entro il 2030 meno vittime grazie alla tecnologia
La Commissione Europea punta a dimezzare entro il 2030, sia il numero dei morti sulle strade europee che le lesioni gravi, attraverso il “3rd Mobility Package”, un pacchetto misure con un forte valore aggiunto per contribuire alla sicurezza delle strade, già accolto con favore sia dal Consiglio Europeo per la Sicurezza dei Trasporti (ETSC) che dalla FIA, la Federazione Internazionale dell’Automobile.
La Commissione propone che i nuovi modelli di veicoli siano equipaggiati con caratteristiche di sicurezza avanzate, come la frenata di emergenza, il sistema di assistenza alla corsia e i sistemi di rilevamento di pedoni e ciclisti, gli utenti più deboli della strada. Inoltre, la Commissione sta aiutando gli Stati membri a identificare sistematicamente le sezioni stradali pericolose e ad indirizzare meglio gli investimenti. Queste misure, potrebbero salvare fino a 10.500 vite umane ed evitare quasi 60.000 feriti nel periodo 2020-2030, contribuendo così all’obiettivo a lungo termine dell’UE di avvicinarsi a zero morti e gravi infortuni entro il 2050 (“Vision Zero”).
Centrale nel programma è il ruolo assegnato alla tecnologia e all’investimento in innovazione con un invito a cogliere il valore del progresso cercando di anticiparne sfide ma anche opportunità – e l’adozione di una politica integrata per il futuro della sicurezza stradale.
A Milano il futuro della mobilità
Il 7 e l’8 giugno il Palazzo delle Stelline di Milano ha ospitato Innovazione Direzione Nord, l’innovazione che serve: il ciclo di incontri tematici sull’innovazione che sta trasformando il quotidiano. Safety21 ha dato il proprio contributo alla manifestazione, portando la propria esperienza alla tavola rotonda sul “futuro della mobilità”
In una Milano, centro della sperimentazione e dinamica per definizione, il dibattito ha trovato un cornice più che adeguata alla riflessione sulla tecnologia (presente e futura) che serve per trasformare le città in un’ottica sempre più smart e innovativa, incoraggiando gli spostamenti e l’adozione di misure evolute anche per quanto riguarda la sicurezza stradale.
In questo contesto grazie all’intervento di Paolo Tommasini, Business Development Manager di Safety21 abbiamo portato la nostra esperienza sul campo al tavolo di discussione moderato dal giornalista Roberto Poletti, cui hanno partecipato anche Claudia Terzi, Assessore alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità Regione Lombardia e Andrea Gibelli – Presidente di FNM, con intervento conclusivo della vicesindaco della Città Metropolitana di Milano Arianna Censi.
La nostra piattaforma integrata TITAN e Pedone Sicuro 2.0, frutto dei costanti investimenti di safety21 in ricerca e innovazione, sono state le tecnologie che abbiamo portato come esempio di applicazioni smart alla sicurezza di cittadini e delle città. Ambiti in cui, come ha ricordato anche il nostro AD Gianluca Longo in un’intervista ad Affari Italiani l’efficacia degli strumenti si misura anche in termini di conformità alle normative di privacy, livelli di cyber security garantiti e trasparenza per il cittadino.
Scopri di più nelle interviste fatte da Affari Italiani al nostro AD Gianluca Longo e a Paolo Tommasini, Business Development Manager di Safety21
Safety21 partecipa a “Innovazione, direzione Nord”
Il 7 e l’8 giugno il Palazzo delle Stelline di Milano ospita Innovazione Direzione Nord, l’innovazione che serve: due giorni di incontri tematici con il coinvolgimento di istituzioni, aziende e associazioni, sulle eccellenze di un’innovazione che trasforma il quotidiano, dalle tecnologie in ambito medico, alla robotica fino alle nuove forme dell’abitare e del muoversi in una city sempre più smart.
Proprio il dibattito sul presente e futuro della mobilità, venerdì 8 giugno alle ore 10.30, vedrà la partecipazione di Safety21 con un intervento di Paolo Tommasini, Business Development Manager. (seconda sessione –incontro tematico: “Nuove Forme dell’Abitare e della Mobilità”– introduce: Arianna Censi, vicesindaco Città metropolitana di Milano)
Prenderanno inoltre parte all’incontro, moderato dal giornalista Roberto Poletti, Claudia Terzi Assessore alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità Regione Lombardia e Andrea Gibelli – Presidente FNM.
Safety21 consegue la certificazione ambientale ISO 14001
Nel costante impegno per il miglioramento dei propri servizi, Safety21 ha conseguito quest’anno anche la certificazione ISO 14001 adottando gli opportuni strumenti integrati di politica ambientale, volti a preservare il sistema ambiente e a promuovere costanti miglioramenti per la sua tutela.
Quali sono i principali vantaggi della certificazione ISO 14001?
Controllo e riduzione degli impatti negativi sull’ambiente: miglioramento della gestione delle attività e servizi erogati da Safety21.
Risparmio energetico e di materie prime: individuazione delle possibili riduzioni nel settore energetico e delle materie prime.